Descrizione
SETE BOX
Verso il mare, vigne su sabbia.
Questa SETE BOX è un viaggio verso il mare, là dove antiche dune sabbiose incontrano la brezza marina. Le uve di questi due vini nascono da piccole parcelle arroccate sulla duna di sabbia gialla e rossa di San Martino, nel cuore del territorio a sud-est di Priverno.
Tre milioni di anni fa, tra i Monti Lepini e il Parco Nazionale del Circeo, c’era il mare. Le acque, ritirandosi, rivelarono nuove terre. Tra la zona di Fossanova e quella di San Martino (due frazioni del Comune di Priverno), si formò l’antica duna.
I depositi sabbiosi ebbero origine dal lento ritirarsi del mare e, successivamente, dalla forza del vento che trasportava con sé la sabbia silicea. Nei millenni, i venti carichi di minerali che soffiano dalla Riviera del Circeo hanno plasmato un suolo unico, ricco di silice, conferendo ai vini una mineralità identitaria.
Stesso terroir, stesso vitigno, vigne, vinificazioni e annate diverse per un’esperienza unica.
Sabbia 2021
70% Ottonese, 30% Malvasia Puntinata
11% Vol
Cinque giorni di macerazione sulle bucce, pressatura soffice con torchio meccanico, fermentazione e affinamento in acciaio.
Al naso, leggere note di spezie e agrumi anticipano un sorso sapido e minerale, sostenuto da un’ottima acidità.
Due Parole 2020
100% Ottonese da vigna centenaria a piede franco.
12% Vol
Uve diraspate, venti giorni di macerazione sulle bucce, pressatura soffice con torchio meccanico, fermentazione e affinamento in acciaio.
Descrizione: le uve del Due Parole provengono da un piccolo appezzamento di Ottonese centenario, a piede franco, piantato nel 1919 su terreno sabbioso in Contrada San Martino a Priverno. L’etichetta, opera dell’illustratore Giovanni Simoncelli, traccia una linea temporale dei passaggi di gestione del vigneto: dal 1919, quando Domenico Antonio D’Amici (bisnonno di Emiliano) lo piantò al ritorno dalla Grande Guerra, al 1950, quando il nonno Costantino Giorgi iniziò a coltivarlo dopo aver sposato Agostina D’Amici, figlia di Domenico Antonio. La linea temporale prosegue con lo zio Mario nel 1987 e giunge al 2017, primo anno di gestione di Sete. La capsula di cera naturale è prodotta dalle api di Federica Lops e Valerio Lorizio dell’azienda Il Fuco e L’operaia di Cerveteri. Il nome del vino è un omaggio allo zio Mario, che ci affidò il vigneto non potendosene più occupare e che, nei primi tempi della nostra gestione, chiamava spesso Emiliano per assicurarsi che lo curassimo bene, iniziando sempre le telefonate con: “Nepo’, te tenga dì du’ parole: taglia l’erba!” (“Nipote: ti devo dire due parole: taglia l’erba!”).
Vinificazione: uve diraspate manualmente e pressate delicatamente con una pressa meccanica. La macerazione sulle bucce è durata venti giorni, seguita da un affinamento di dodici mesi in acciaio e almeno due anni e mezzo in bottiglia prima della commercializzazione. Il rendimento medio, estremamente basso, di 15 quintali per ettaro, contribuisce alla rarità e alla concentrazione dei sapori unici di ogni bottiglia di Due Parole. La vendemmia 2020 ci ha donato 275 bottiglie.
Note di degustazione: Due Parole è un vino persistente, complesso e profondo, caratterizzato da una spiccata mineralità. La sua mineralità lineare è arricchita da sottili note speziate e delicate sfumature affumicate. Come le viti centenarie da cui proviene, è un vino che non teme l’invecchiamento, invitando a una degustazione lenta per apprezzarne le molteplici evoluzioni nel bicchiere.